La rivelazione di Andy Carroll: "Mi hanno puntato una pistola alla testa"

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In estate il ritorno al Newcastle, lì dove nel gennaio 2011 aveva lasciato il cuore prima di salire su un elicottero con destinazione Liverpool. Un tuffo nel passato per Andy Carroll, riuscito finalmente a riabbracciare i tifosi bianconeri dopo anni di lontananza. Prima l’esperienza ai Reds, poi il passaggio al West Ham, dove nel 2016 ha vissuto una delle esperienze più brutte della sua carriera.

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"Mi hanno puntato una pistola alla testa"

L’attaccante inglese l’ha raccontata solo oggi, togliendosi un peso dal cuore: "Ero fermo al semaforo al volante della mia auto, quando una motocicletta si è accostata. All’inizio ho pensato che fossero tifosi e, avendomi riconosciuto, volessero scambiare qualche chiacchiera con me" le parole di Andy Carroll al Daily Mail. "All'improvviso però, uno dei due in sella alla moto ha estratto la pistola e, puntandomela alla testa, mi ha chiesto l'orologio. Ho temuto per la mia vita e, immediatamente, ho accelerato per sfuggirgli. Ho quindi trascorso 25 minuti inseguito da quei due uomini, che continuavano a puntarmi addosso la pistola. Arrivato quasi a casa, ho iniziato a deviare per tornare al campo di allenamento del West Ham. Ho tagliato la strada alle macchine, sono passato col rosso ad alcuno semafori e ho sorpassato dal lato sbagliato, il tutto mentre quella moto continuava a seguirmi. Per fortuna, sono riuscito a tornare al campo di allenamento".

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I ricordi non si cancellano

Una situazione tremenda, conclusasi poi a lieto fine e con una bella bevuta: "Quel giorno era il compleanno di mia moglie, la sera siamo usciti per bere perché mi meritavo un bel drink. Ancora oggi ci penso e ammetto di aver paura quando una moto passa davanti a casa mia".

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