Empoli, Andreazzoli: "Una prestazione così con la Fiorentina rafforza"

Finisce 0-2 il derby dell'Arno tra Fiorentina ed Empoli, match di chiusura della nona giornata andato in scena al Franchi. Ottima prestazione degli ospiti, che ottengono 3 punti preziosissimi grazie alle reti di Caputo e Gyasi. Nel post partita, l'allenatore dell'Empoli Aurelio Andreazzoli ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport.

Fiorentina-Empoli, l'intervista post partita di Andreazzoli

Qual è la soddisfazione maggiore? La prestazione, il risultato o le prospettive future? "Naturalmente le prime due cose, che sono quelle che danno soddisfazione. Per il resto di solito succede così, ma stiamo parlando di futuro. Io il futuro non lo so leggere, vedremo che cosa porta. In genere è un volàno che dà la possibilità di credere in quello che proponiamo e facciamo. La squadra ne è consapevole. Siamo venuti qua con la voglia di fare la Fiorentina per certi versi e quindi di cominciare a proporci per essere protagonisti. E i ragazzi sono stati bravi a farlo, di questo sono molto soddisfatto".

L'Empoli è riuscito a fare la partita nonostante il livello degli avversari: "Quando giochi contro squadre più forti di te è evidente che il primo pensiero è quello di togliere loro qualcosa, una percentuale delle loro possibilità. E poi devi essere bravo ad alzare le tue, per poter pareggiare i livelli. Stasera credo che sia successo, avevamo le idee chiare, i ragazzi sono stati bravi a perseguirle e hanno creato molto. Anche nel primo tempo, forse non sono stati premiati, però com'era già successo in passato la squadra è stata propositiva. Ancora non realizzativa, anche se molto di più delle prime volte e non ci voleva molto. Forse abbiamo ancora il record europeo di chi ha fatto meno gol".

Su Maleh: "È un ragazzo veramente importante. Intanto è un silenzioso, uno di quelli che sta zitto e fa. E fa tante cose, perché non c'è solo l'aspetto tecnico e tattico, ma anche la disponibilità alla corsa... È veramente una scoperta. Due anni fa l'avevamo chiesto alla Fiorentina perché avevamo buone impressioni, però nella mia mente è andato oltre le impressioni che avevo".

Lavorare 15 giorni sulla squadra ha voluto dir tanto? "Più che altro sulla testa, perché tempo per lavorare con la squadra non ne abbiamo avuto. Abbiamo avuto 12 nazionali in giro per il mondo e un infortunato, però sulla testa abbiamo potuto farlo. La partita di Bologna è stata molto interessante, sulla falsa riga del primo tempo di stasera, però la squadra dopo si è slegata. Chiaro che ora la testa l'abbiamo messa un pochino più a posto, le idee sono più chiare, loro hanno una disponibilità esagerata e quindi tutto diventa facile. Avevamo bisogno di un risultato come questo per passare dalla teoria alla pratica, cioè lo possiamo fare quello che diciamo? Sì, è possibile, perché contro la Fiorentina fare una prestazione del genere rafforza".

Questa partita arrivava dopo l'ottima prestazione dei viola in casa del Napoli della scorsa giornata: "Ci è sembrato di capire che bisognava pensare molto e organizzarci molto, se volevamo avere delle chances. Credo che il lavoro l'abbiamo fatto buono, anche in preparazione della gara, e i ragazzi poi la differenza la fanno sempre loro. Sono bravi a trasformare quello che tu proponi. Aggiungerei che non è che la Fiorentina non era quella di Napoli, era la stessa, con le stesse idee e la stessa voglia. Però dopo quando incontri chi controbatte e non ci sta, allora può succedere che la vedi un po' sottotono. Ma era la stessa Fiorentina, io ho visto la stessa Fiorentina, con un avversario che aveva le idee chiare e non ci stava".

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