Amrabat, show per il futuro: assist e qualità nella sua prima a Firenze
Per la prima volta Sofyane Amrabat è entrato al Franchi: sarà il suo stadio nella prossima stagione ma in questa occasione ci è entrato da avversario, senza poter ricevere quegli applausi che avrebbe meritato dal suo nuovo pubblico.
Migliore in campo del Verona, non una novità in questa stagione, ma la dimostrazione caratteriale in una partita emotivamente complessa lascia ben presagire in vista del futuro. Suo l’assist per il bellissimo gol di Faraoni, una palla geniale scucchiaiata in area per dimostrare ai suoi prossimi compagni che tipo di contributi può dare alla sua squadra.
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Ha giocato da grande, contro i suoi interessi, mettendo alle corde una squadra, quella per cui ha già firmato, che ancora non ha messo al sicuro la salvezza, per quanto il punto di oggi sia pesantissimo nel confronto a distanza con le squadre immediatamente dietro i viola. Uomo ovunque, perfetto interprete di quel centrocampo a due che anche Iachini ha cominciato a provare, come se servisse fertilizzare il terreno per il suo approdo in viola. Castrovilli, che sarà il suo compagno di reparto, è stato messo in crisi dalla sua prestazione e dai suoi splendidi controlli di suola, cosi come tutto il resto di una Fiorentina che ha faticato a superarlo e a contenerlo.
Miglior biglietto da visita non ci poteva essere per la sua prima al Franchi, uno stadio in cui con pubblico o senza i punti faticano ad arrivare per la Fiorentina. È servita una zampata di Cutrone last minute, su una grande iniziativa personale di Chiesa, per evitare quella che sarebbe stata una sconfitta emotivamente brutale e soprattutto per ridare fiducia a una squadra che si è abituata a raccogliere poco nel suo stadio.
Un gol che dà speranza per il futuro immediato, una prestazione di altissima intensità e qualità come quella di Amrabat che invece ne dà tante per la prossima stagione, quella in cui potrà finalmente prendere l’applauso del pubblico che in questa partita avrebbe meritato.