Il Manchester United sceglie Amorim: una carriera precoce per far tornare grandi i Red Devils

Dopo un'avventura a dir poco complicata, Erik ten Hag ha salutato il Manchester United: l'allenatore olandese è stato esonerato lunedì 28 ottobre e, al suo posto, ci sarà Ruben Amorim.Red Devils hanno comunicato allo Sporting CP la volontà di pagare la clausola rescissoria, poi gli inglesi tratteranno con l’allenatore portoghese, confermando la sua etichetta di allenatore che sta bruciando, e non poco, le tappe.

Il primo scudetto dello Sporting dopo 19 anni e uno stile riconoscibile

L'ascesa di Ruben Amorim è stata rapida e movimentata: dopo il Casa Pia e lo Sporting Braga B, viene promosso allo Sporting Braga nel 2020. Anche in quel caso viene "rubato" a stagione in corso: 10 vittorie in 13 partite e, a marzo, il club biancoverde lo preleva senza pensarci. Dopo aver finito il campionato al quarto posto, la stagione successiva riporta il titolo a Lisbona, sponda Sporting, 19 anni dopo l'ultima volta. Tutto questo all'età di 36 anni.

Ruben Amorim ha dimostrato una notevole abilità nel promuovere giovani talenti all’interno della prima squadra dello Sporting CP. Tra cui i suoi pupilli: Gonçalo Inacio, Matheus Nunes, Nuno Mendes e Ousmane Diomande sono stati valorizzati grazie a un attento lavoro di sviluppo. Amorim ha saputo aumentare il valore della rosa non solo migliorando le qualità dei giocatori, ma anche generando significative plusvalenze attraverso cessioni importanti. Da Bruno Fernandes a Joao Palhinha, passando per Ugarte e Pedro Porro: molti dei suoi atleti sono stati venduti a club di primo livello per cifre considerevoli, confermando la sua abilità gestionale e tattica. 

Le differenze con ten Hag, già a partire dal modulo

Lo Sporting CP di Ruben Amorim, in attacco, costruisce con un 3-4-2-1. Lo stile di gioco che ha contraddistinto la squadra portoghese sotto il suo mandato è quello caratterizzato da una forte intensità in fase di non possesso, per poi dominare il pallone quando lo si ha tra i piedi. I laterali si alzano molto, lasciando solamente i due centrocampisti in mezzo al campo per garantire copertura nei confronti dell'attaccante centrale.

In difesa, invece, Amorim ha quasi sempre prediletto un 4-2-2-2 che, allo Sporting CP, prevedeva Sebastien Coates in mezzo alla linea dei centrocampisti, per poter garantire una ripartenza più rapida. I biancoverdi hanno saputo accelerare e rallentare il proprio attacco, arma da non sottovalutare. Oltre a questo, la ricerca perenne del proprio riferimento offensivo porta a stagioni molto proficue. Il caso di Viktor Gyokeres è ormai noto in tutta Europa: l'attaccante dello Sporting CP ha segnato 29 gol e servito 10 assist nella passata stagione, mentre in questa è a quota 12 in 9 partite.

Essere l'allenatore del Manchester United è difficile: spiega Erik ten Hag

Dal suo arrivo nel 2022, Erik ten Hag si è distinto rispetto ai suoi predecessori per una cosa molto importante: aver vinto dei trofei. Dopo l'addio di Sir Alex Ferguson nel 2013, nessuno ci era mai riuscito. Una EFL Cup e una FA Cup, che però non bastano per salvare un mandato che si è rilevato fallimentare. Quello stile di gioco visto all'Ajax, che ha convinto i Red Devils a puntare su di lui, non è riuscito in Inghilterra: anche ten Hag puntava molto sul dominio del possesso palla e su un pressing molto elevato. Quando il Manchester United è stato in un buon momento, si dimostra micidiale nei contropiedi, anche se non sempre solido in fase difensiva. Nei momenti più difficili, invece, fatica a costruire azioni offensive oltre i contropiedi, rimanendo vulnerabile alle ripartenze veloci degli avversari.

La sua prima stagione a Manchester sembrava far presagire qualcosa di buono: ritorno in Champions League, l'anno successivo alla peggior annata in termini di punti (58) da quando c'è la Premier League per i Red Devils. Sembrava l'inizio di una nuova era, ma, alla fine, non è andata così: ten Hag ha fatto fatica a mantenere la crescita vista nella sua prima stagione, soprattutto perdendo gran parte dei big match. 

Dall’addio di Ferguson nel 2013, il Manchester United ha iniziato ogni stagione senza una chiara visione di ciò che in passato lo aveva reso il club calcistico più vincente d’Inghilterra. Ritrovare questa identità sarà fondamentale se vorrà puntare di nuovo ai vertici della classifica: Ruben Amorim avrà il compito di confermare e dimostrare quella sua etichetta di allenatore bravo a bruciare le tappe.

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