Amburgo, gli "Irretrocedibili” adesso rischiano grosso: sconfitta con l’Hertha e -7 dal Mainz
C’era una volta l’highlander della Bundesliga. 55 apparizioni in altrettante edizioni del campionato tedesco. Un record, condiviso con poche altre squadre in Europa, che ha reso l’Amburgo la squadra più longeva, ma anche una delle più odiate, in Germania. Dopo diverse stagioni di basso livello, sembra davvero essere arrivata l’ora delle retrocessione.
Ieri è arrivata la sconfitta casalinga contro l’Hertha Berlino, nonostante l’Amburgo sia andato in vantaggio al 25esimo con il gol di Douglas Santos, poi però nel secondo tempo c’è stata la rimonta dell’Hertha, che grazie ai gol di Kalou e Lazaro ha fatto sprofondare la squadra del “dinosauro”. Eh già, perchè proprio per celebrare questa longevità in Bundesliga, la mascotte dell’Amburgo è un dinosauro.
I tifosi avversari però non hanno mai digerito questa “superiorità”, visto che neanche il Bayern Monaco può vantare il record, avendo giocato le prime due edizioni del campionato tedesco in seconda divisione. Sono infatti diversi gli eventi ed i gruppi Facebook che aspettano con ansia questo avvenimento. Due anni fa, quando tutto sembrava ormai fatto per la retrocessione in Zweite Bundesliga, 80mila persone si erano aggiunte all’evento creato su Facebook per la rimozione dell’orologio conta minuti. Tutto vero, all’interno del Volksparkstadion, c’è un orologio che scandisce il tempo dell’Amburgo in Bundes. Anni, giorni, ore, minuti e secondi, che però stanno per scadere. L’ultima giornata, contro il Borussia Mönchengladbach, tutto questo potrebbe finire. Miracolo (sportivo) permettendo, gli Irretrocedibili potrebbero non esserlo più.