Juventus, Allegri: "Dovevamo chiuderla nel primo tempo. Vlahovic? Non potevo fare più di cinque cambi"

Termina 1-1 il big match del Franchi tra Fiorentina e Juventus. I bianconeri passano in vantaggio al 9' grazie al secondo gol in bianconero di Arkadiusz Milik, ma i padroni di casa riescono a pareggiarla al 29' con la rete di Christian Kouamé. A fine primo tempo i viola hanno anche la possiblità di passare in vantaggio, ma Jovic si fa ipnotizzare da Perin dal dischetto e spreca l'occasione. Nessuna rete nella seconda frazione e match che termina 1-1.

 

 

 

 

Al termine della partita, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Dazn per commentare la prestazione della squadra. Di seguito, le sue parole.

 

Juventus, le parole di Allegri nell'intervista post-partita

 

Allegri ha iniziato commentando il finale di partita e la gestione del vantaggio nel primo tempo: “Alla fine ero un po’ arrabbiato, potevamo sfruttare meglio qualche contropiede. Però la partita andava chiusa nel primo tempo, questo è un cambio di mentalità. Di palle pesanti non te ne capitano dieci, invece non siamo stati capaci. Questo è l’unico rammarico, ma c’è stato un buono spirito. Intanto abbiamo fatto il quinto risultato utile consecutivo”.

 

 

 

 

In seguito l'allenatore bianconero si è soffermato sulle sostituzioni effettuate nel secondo tempo: “Di Maria è uscito e quindi ho dovuto mettere Cuadrado alto che ha fatto un po’ più fatica, lo stesso vale per Paredes che è uscito. Nel secondo tempo ci siamo abbassati, ma nei minuti finali queste partite a Firenze si possono perdere”.

 

 

 

Successivamente ha parlato della scelta di lasciare Vlahovic in panchina: “Non potevo fare più di cinque cambi. Alex Sandro aveva un problema al flessore, Paredes era stanco. Mi erano rimasti due cambi e ho messo dentro Kean che poteva darmi più profondità. Dusan si è riposato e sarà pronto per le prossime partite”. Infine una parentesi sulla previsione della "quota scudetto":  "Al momento non è altissima, vedremo se una squadra inizierà a fare dei filotti di vittoria. Speriamo di essere noi”

 

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