Allegri all’assalto del Wanda: “Dybala gioca. L’importante è segnare”
Volto sereno, risposte lapidarie. Come pietre all’inizio della conferenza stampa. “Prima che me lo chiediate: gioca Dybala”. Il grande dubbio fugato subito. “Non l’ho scelto per il gol col Frosinone, ma per le buone prestazioni nelle ultime gare. E a dire la verità, venerdì – gol a parte – è andato un po’ peggio”. Mask pronta per il Wanda, dove neanche CR7 ha ancora segnato. “Avere Cristiano ci aiuta, ma non significa garanzia di vincere la Champions”.
Cristiano-Paulo davanti. Ambizioni di siuuumask davanti, senza le spalle coperte da Khedira dietro. “Ha avuto un problema stamattina ed è rimasto a Torino”. Un comunicato della Juve chiarisce il problema. “Sami Khedira è rimasto a Torino per accertamenti medici, dai quali è emersa l’opportunità di effettuare uno studio elettrofisiologico ed eventuale trattamento di un’aritmia atriale comparsa nella giornata odierna”.
Un colpo al cuore del centrocampo bianconero. Una grave perdita contro i muscoli che Simeone metterà in campo in mezzo. “A Diego devo fare i complimenti, perché la sua squadra ha dimostrato un’identità precisa negli anni. Giocano nello stesso modo da sette anni, con un’intensità incredibile. Ha fatto davvero un lavoro straordinario”.
Inutile con Allegri parlare di partita speciale, “non è una gara come le altre, perché è un ottavo di Champions. Come non lo era quella col Tottenham l’anno scorso o le altre che abbiamo giocato. La novità è che quest’anno giochiamo fuori la prima. Quello che dirò ai ragazzi è che conta segnare almeno un gol”. Poi si corregge. “Meglio due”.
Non sarà facile farlo contro una squadra che prende pochissimi gol e che davanti mette paura. Diego Costa è recuperato, Griezmann è appena diventato il quinto marcatore di sempre della storia dell’Atletico e da qualche settimana si è aggiunta una vecchia conoscenza bianconera. “Morata è un giocatore da partite secche. Da noi è cresciuto molto, lo conosciamo, è sicuramente un valore aggiunto per l’Atletico”.
Pochi fronzoli, nessun proclama, nessuno sguardo alle tante occasioni perse nelle passate Champions. “Stiamo crescendo, ma dobbiamo crescere ancora di più perché nelle prossime settimane arriveranno le partite veramente importanti”.
Concentratissimo sul presente, nessun pensiero a firme future. “Simeone ha rinnovato fino al 2022, io ho un contratto che scade nel 2020, ma è un dettaglio. Il presidente sa che sto benissimo a Torino”. Con il quinto scudetto in bacheca starà ancora meglio, con una Champions sarebbe un immortale.
È per giorni come questi che vale la pena fare il suo lavoro. Lo disse prima di uno 0-3 da recuperare al Bernabeu, figuriamoci stavolta.
Domani è un altro giorno, via col Wanda. Prima fermata di un sogno. Tappa obbligata per tornarci a giugno.
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