Inter, chi è Akinsanmiro: l’esordio in Serie A e il rapporto con Calhanoglu
Lecce-Inter, minuto 76: esce Frattesi, al suo posto entra Ebenezer Akinsanmiro. Magari qualcuno nel settore ospiti storce il naso, nome mai sentito. Eppure Simone Inzaghi vuole dare fiducia al centrocampista classe 2004. I nerazzurri sono avanti già di quattro gol per cui il nigeriano entra in campo più spensierato. Anche al Via del Mare, umile e solare, come sempre.
Inter, chi è Akinsanmiro
Come aveva fatto il giorno prima, quando nel derby Primavera contro il Milan, finito in parità, era stato uno dei migliori in campo. Sabato da protagonista, domenica Inzaghi lo vuole con i grandi. È già nel giro della prima squadra da quando è arrivato, nel gennaio del 2023. Cresciuto in patria sia nel Beyond Limits che nel Remo Stars, arriva per la prima volta in Italia grazie al Torneo di Viareggio nel marzo 2022 con l’Alex Transfiguration, una sorta di rappresentativa dei migliori talenti nigeriani. Agli osservatori dell'Inter, in tribuna, sono bastate due partite. Nel torneo sorprende: segna tre gol e arriva in finale. La gioca da protagonista, ma perde, contro il Sassuolo. I nerazzurri per prenderlo hanno dovuto aspettare da marzo 2022 a gennaio 2023 in attesa che diventasse maggiorenne.
Gli serve poco più di un anno di adattamento prima del debutto in Serie A. Ma già nella scorsa stagione era sempre stato convocato con la Prima squadra per le partite di Coppa Italia, compresa la finale. Quindi tecnicamente in bacheca ha già un trofeo “da grandi”. Primo segnale di un ottimo percorso.
Un altro indicatore del suo potenziale è la fiducia che Simone Inzaghi ripone in lui. In allenamento - tra indicazioni e complimenti - cerca di farlo crescere ogni giorno. Tra i grandi, il giovane Ebenezer ha legato molto con Calhanoglu e Mkhitaryan che riconoscono in lui il talento e sono per lui due modelli.
Nell’ultimo anno, sta crescendo sul piano fisico e muscolare. A livello tattico, la sua attuale collocazione è da mezzala, ma sa esprimersi bene anche da play grazie all'ottima tecnica e alla capacità di dettare i passaggi nei tempi giusti. Da Calhanoglu, in tal senso, può imparare molto. Ma il giovane Akinsanmiro sembra avere tutte le carte in regola per far sì che l'esordio di Lecce sia solo la prima tappa di un bel percorso in nerazzurro.
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