Ajax, fabbrica di talenti per la A: da Van Basten a Milik...

Dieci lettere e un mantra: “De Toekomst”. Futuro. Nel nome del centro sportivo dell’Ajax è racchiuso tutto: valori, passione e 4-3-3. L’unico imperativo per il club olandese è coltivare il talento. Il futuro sono i giovani.

La cantera dell’Ajax di stelle ne ha viste – e lanciate - tante. Generazione di fenomeni che hanno scritto la storia del calcio. Da Cruijff a Van Basten, passando per Patrick Kluivert e Van der Saar, Ibrahimovic e Milik. Vediamoli tutti.

Dall’Ajax alla Serie A: passato, presente e futuro



Marco Van Basten. Da emblema dell’Ajax a stella del Milan. In rossonero dal 1987 al 1995 con un altro ex compagno di squadra ad Amsterdam, Frank Rijkaard. Insieme hanno vinto parecchio in Italia. Per Van Basten 4 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 2 Supercoppa UEFA e 2 Coppe Intercontinentali. Più i 3 Palloni d’Oro conquistati fra il 1988 e il 1992. Una carriera di successi, ma anche di infortuni per il fuoriclasse olandese. Le quattro operazioni chirurgiche subite alla caviglia lo costrinsero a lasciare il calcio alla soglia dei trent’anni.




Un altro fuoriclasse dell’Ajax che ha vissuto una splendida parentesi al Milan è stato Clarence Seedorf. In rossonero dal 2002 al 2012, in A ha vestito anche le maglie di Sampdoria e Inter. E’ con il Milan, però, che ha fatto incetta di trofei: scudetti, Coppe Italia, Supercoppe italiane e Champions League. Ha continuato la benevola tradizione degli olandesi rossoneri, raccogliendo l’eredità di Van Basten e Rijkaard.




Dal Milan alla Juventus, nel segno di Amsterdam. Il De Toekomst ha fatto conoscere al grande pubblico italiano un’altra stella di Amsterdam: Edgar Davids. Anche lui ha vestito i colori rossoneri prima di approdare in bianconero, ma è dalle parti di Torino che si è affermato. Sette stagioni con più di 150 presenze e 8 gol, prima della successiva parentesi Inter e del ritorno all’Ajax.




Cresciuti altrove e lanciati dall’Ajax. Poi arrivati in Serie A. E’ il caso di Christian Chivu: alla Roma dal 2003, dopo le quattro stagioni in giallorosso è volato all’Inter giusto in tempo per il Triplete.




Fra gli eroi della storica annata nerazzurra, insieme a Chivu, c’era anche Wesley Snejder: prodotto del De Toekomst. I due si erano già incrociati nel 2002 all’Ajax, poi si sono ritrovati all’Inter alla corte di Mourinho.




Ancora amici e compagni di squadra, che dall’Ajax sono approdati all’Inter. Ma che hanno detto addio poco prima del Triplete: Zlatan Ibrahimovic e Maxwell. L’attaccante svedese, cresciuto nel Malmö, ha vissuto una bella parentesi ad Amsterdam fra il 2001 e il 2004. Tre stagioni vissute insieme all’amico brasiliano, con cui ha condiviso lo spogliatoio anche all’Inter fra il 2006 al 2009.




Dal passato al presente, verso il futuro. Quello tutto “italiano” del De Toekomst è sull’asse Bologna-Napoli-Roma: l’esterno rossoblù Dijks, l’azzurro Younes e il giallorosso Justin Kluivert. Tre talenti dell’Ajax al primo anno in Serie A. Fra difficoltà iniziali e ambientamento al calcio italiano, non sono ancora riusciti a esprimersi nel migliore dei modi.




Chi invece ha ritrovato spazio e gol è Arek Milik, polacco lanciato dal club di Amsterdam nel 2014. Al Napoli dal 2016, si divide ora il peso dell’attacco della squadra di Ancelotti con Insigne e Mertens.

A cura di Oscar Maresca Google Privacy