Agnelli: "Ho la coscienza pulita. Juventus? Non escludo un ritorno"

Andrea Agnelli torna a parlare. L'ex presidente della Juventus, che negli scorsi giorni ha perso l'ultimo ricorso a sua disposizione contro l'inibizione di 10 mesi per il caso plusvalenze, si è concesso in una lunga intervista al Financial Times, toccando diversi temi: la Superlega, le plusvalenze e il possibile ritorno in bianconero.

"Prendere Ronaldo è stata una buona mossa. Datemi Ronaldo e fatemelo schierare senza pandemia, è un'altra storia", ha detto Agnelli al Financial Times. L'ex presidente della Juventus, tramite il curatore dell'intervista Murad Ahmed, ha fatto anche sapere di "non escludere un eventuale ritorno in bianconero".

Sul rapporto con Ceferin: "Io non ho mai reso la questione una cosa personale. Alex padrino di mio figlio? E allora? Parlavo con lui tre volte al giorno. Avevo un legame molto forte. Futuro? La mia sensazione è che il tempo sia gentiluomo. Prima o poi le cose torneranno a posto, in caso contrario ancora una volta la mia coscienza è super pulita".

Sull'inchiesta plusvalenze: "Rimango convinto che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole, secondo gli standard finanziari. Sono super tranquillo".

Sulla necessità della Superlega: "Da quando si è trasformato da gioco in business, il calcio non ha evoluto la sua governance per gestire gli affari. È giusto dire che la maggior parte dei club perde soldi: o siamo tutti incompetenti oppure il sistema ha qualche carenza".

Agnelli sulla Superlega: "Non ho puntato la pistola a nessuno per farli firmare"

Ancora sulla Superlega: "È stata una risposta ai problemi che il calcio ha avuto e continua ad avere: instabilità finanziaria, sostenibilità finanziaria, polarizzazione. Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno. Hanno tutti firmato liberamente. Alcuni più per paura di non essere a bordo, altri più consapevolmente. Ma hanno tutti firmato liberamente".

Google Privacy