Addo, dai provini in Italia all’impresa del Bernabeu con lo Sheriff

Al triplice fischio di Real Madrid-Sheriff, le strade di Korle Gonno si sono riempite di persone che festeggiavano.

L’impresa del club della Transnistria era stata seguita anche nel sobborgo della capitale ghanese Accra. E’ in quelle vie sterrate e poco illuminate che è iniziata la storia di Edmund Addo, centrocampista 21enne passato dall’Italia e protagonista nell’impresa del Bernabeu. 

 

 

Abbiamo parlato subito dopo la partita. Sensazioni indescrivibili, tanta gioia e soddisfazione, e in più mi ha detto: ‘Ho seguito il tuo consiglio e non mi sono fatto prendere dal panico. La fiducia che avevi nei miei confronti mi ha incoraggiato’, a parlare a Gianlucadimarzio.com è il suo agente, Oliver Arthur, colui che lo ha scoperto nella capitale ghanese nel 2017 in un torneo di 3 giorni organizzato dalla sua agenzia. Lì sono emerse le sue qualità, che gli hanno permesso di uscire sorridente da uno dei templi del calcio mondiale e con un selfie insieme a Kroos come souvenir. 

L'arrivo in Europa

Tecnica e forza fisica, le stesse qualità che nel 2017 avevano visto Atalanta, Parma, Bologna, Sassuolo e Cremonese, per quel ragazzino che ha come idolo Pogba e che sui social si fa chiamare Addo Skillful, come viene soprannominato sin da bambino per l’abilità col pallone. 

 

 

 

Le cinque società italiane avevano dato la loro approvazione dopo averlo visto in alcuni provini, salvo poi non tesserarlo a causa dello status da extracomunitario. Un ostacolo difficile da superare, ma il trasferimento in Europa è arrivato lo stesso, con un anno di ritardo e non dalla porta principale. Dopo l’ennesimo provino, stavolta all’Austria Vienna, Addo convince gli slovacchi dell’FK Senika a tesserarlo, ma anche qui non è stato semplice. Infatti, per ottenere il permesso di soggiorno in Slovacchia, ci sono volute due settimane in Kenya, a Nairobi, per via dell’assenza dell’ambasciata ad Accra. 

La Champions e il rapporto con l'Italia

Dopo un infortunio che lo ha rallentato nei primi mesi e le prime partite con formazione U19, in Slovacchia ha collezionato 53 presenze e 3 gol in due stagioni, nelle quali ha giocato spesso anche da difensore centrale. Prestazioni che non sono passate inosservate per un mediano, ma in grado di giocare anche più avanzato, così lo scorso luglio è arrivata la firma allo Sheriff e l’opportunità di giocare la Champions. 

 

Un trasferimento che gli permetterà di tornare in Italia e giocare a San Siro contro l’Inter. Nessuna rivincita peró bei confronti dei club italiani che non lo scelsero, “non c’è delusione, anzi, voglia di tornarci, magari da protagonista”, chiosa il suo agente. Con un pizzico peró di orgoglio.

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