Acerbi assolto, il Napoli: “Siamo basiti. Quindi il colpevole è Juan Jesus?”

Oggi è stata una giornata importantissima per il caso Juan Jesus-Acerbi. Dopo il supplemento di indagini della Procura Federale e le audizioni dei due giocatori, oggi, martedì 26 marzo, è arrivato il verdetto del Giudice Sportivo sull'assoluzione del difensore nerazzurro. Di seguito, tutti gli aggiornamenti della giornata.

Caso Acerbi-Juan Jesus: gli aggiornamenti LIVE

18:38 - Il comunicato del Napoli:

"Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la "giustizia" sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte...dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione".

17:50 - È arrivata una prima reazione di Juan Jesus alla decisione del Giudice Sportivo. Il difensore brasiliano ha cambiato la propria immagine del profilo su Instagram mettendo una foto di un pugno chiuso, simbolo del Black Power.   

16:30 - Secondo quanto riferito da Sky Sport, non sono attese reazioni ufficiali da parte dell'Inter in merito alla decisione del Giudice Sportivo. 

15:40 - Assolto il difensore nerazzurro per mancanza di prove. Di seguito parte del comunicato del Giudice Sportivo:

"Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio
confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale; non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell'offesa recata (...). Il contenuto discriminatorio [...] risulta essere stato percepito solo dal calciatore offeso, senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale.
Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata di non applicare le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale)".  

12:30 - Il ministro dello Sport Andrea Abodi a margine dell'incontro al liceo Elsa Morante di Scampia a Napoli nel ciclo 'Sky Up The Edit': "Al di là delle decisioni che verranno prese oggi, lo sport serve per assumerci, ognuno nel proprio ruolo, la responsabilità di rispettare l'altro. Il razzismo non è un tema solo di tifosi, ma è un tema generale, di comunità, di rispetto e umanità. Va seguito non solo rimarcando il fatto negativo ma mostrando la strada positiva. Quando ero presidente della Lega calcio di Serie B mi resi conto che i calciatori non conoscevano bene le regole del calcio e facemmo un progetto di studio. Allo stesso modo non si conoscono regole del rispetto; se sei nel calcio professionistico devi porti il problema che i calciatori rispettino tutte le regole: c'è la campagna Uefa "respect" che adottammo ma quello che conta è promuovere e spiegare il rispetto del benessere nello stare insieme. Bisogna che tutti promuovano il rispetto, che non è scontato. Servono atleti, tecnici dirigenti, che rispettino il rispetto delle regole civili, dal razzismo ai problemi di parità di genere. Sono campi che dimostrano che dobbiamo continuare a insistere sulla formazione e il rispetto perché le degenerazioni siano eliminate". 

12:10 - E' attesa a minuti, entro la mattinata, la sentenza del Giudice Sportivo che sarà pubblicata nella sezione comunicati del sito ufficiale della Lega Serie A.

9:00 - E' attesa oggi la decisione del Giudice Sportivo sul caso dei presunti insulti razzisti di Acerbi a Juan Jesus. La scorsa settimana era stato chiesto un supplemento di indagini. Oggi è atteso il verdetto.

Caso Acerbi-Juan Jesus: le tappe di cosa è successo

Il caso scoppia nella serata di domenica 17 marzo, durante Inter-Napoli: Juan Jesus si avvicina all'arbitro La Penna e gli riferisce, indicando Acerbi: "Mi ha chiamato ne**o, questo non va bene". I due giocatori hanno poi un confronto in campo. Nel postpartita lo stesso brasiliano dichiara ai microfoni di Dazn: "Acerbi è andato oltre con le parole, ma poi si è scusato. Spero non accada più perché è intelligente".

 

Il tutto si evolve però nella giornata successiva: Acerbi, che si era unito al ritiro della Nazionale, viene escluso dal gruppo e fa ritorno a Milano. Alla Stazione Centrale il difensore dell'Inter viene circondato dai giornalisti e dichiara: "Non ho mai detto nulla di razzista". In serata, però, arriva la durissima replica di Juan Jesus su Instagram: "Mi ha detto «Sei solo un ne**o»".

Il giorno dopo, martedì 19 marzo, il Giudice Sportivo non si pronuncia ma chiede un supplemento di indagini della Procura Federale: sono stati ascoltati entrambi i giocatori e il verdetto definitivo è stato emesso oggi.

 

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