Juventus, Ramsey: "I biscotti una passione. Qui per la Champions"
Confessioni di una "fame" pericolosa. Il centrocampista gallese della Juventus Aaron Ramsey, in diretta su Instagram, ha parlato delle sue personali "difficoltà" riguardanti ... il cibo e l'irresistibile cucina della moglie. "E' un'ottima cuoca e a me piace mangiare bene, quindi è un problema. In più, ci sono i biscotti. Vedete, io amo farmi il tè e se prima era un rito occasionale e veloce, oggi sta diventando un'abitudine: il problema è che ogni volta che mi faccio una tazza, mangio anche i biscotti. Non ce la faccio a resistere".
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Chiuso a casa
Ramsey ha anche evidenziato le difficoltà dell'allenamento svolto a casa. "È un periodo duro, non è come allenarsi con i compagni e giocare le partite. E tenere la forma è difficile". Il lockdown imposto dal Covid-19 ha, infatti, stravolto le abitudini dei calciatori che devono rincorrere la forma perfetta. "Non è un periodo facile - spiega -. Sto facendo tutti gli esercizi che mi ha dato il club a casa, ma non è la stessa cosa. Durante la stagione non ho paura di ingrassare, ora invece... . Per fortuna sembra che tra poco potremo tornare ad allenarci con la squadra".
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Nazionale e Cr7
Il centrocampista nei giorni scorsi ha anche fatto una donazione al Galles, nazionale che con una doppietta aveva trascinato ad Euro2020, di oltre 20mila euro a favore del personale sanitario impegnato nell'emergenza coronavirus. Un pensiero alla sua terra e un altro alla Juventus con cui non vede l'ora di scendere subito in campo. "La situazione è pazzesca e ancora non si sa quando finirà tutto questo, ma se penso al mio lavoro, davanti abbiamo ancora tutti gli obiettivi per cui sono venuto qui: vincere il campionato e la Champions". Ma non solo. Il gallese, in questi mesi in bianconero, è rimasto incantato soprattutto da uno dei suoi compagni di squadra, Cristiano Ronaldo: uno dei calciatori più forti del mondo. "È incredibile e non serva che lo dico io. Cristiano è il primo a entrare in palestra, l'ultimo a lasciare il campo. La sua etica del lavoro è semplicemente ai massimi livelli. Come calciatore credo sia tra i più grandi della storia".