A ventinove anni capocannoniere della Polonia. Robert Lewandowski, chi lo ferma più?
Grinta, fisicità, tecnica. Ma soprattutto gol, di ogni tipo. Con il destro, il sinistro, di testa. Tacco, rovesciata. In poche parole è questo Robert Lewandowski. Un metro e ottantacinque di puro istinto, che dalla periferia di Varsavia lo ha portato a vincere tanto e a diventare, a soli ventinove anni, il miglior marcatore nella storia della nazionale polacca.
Con la partita di oggi contro l'Armenia sono infatti diventati cinquanta i gol segnati dal centravanti del Bayern Monaco con la maglia biancorossa della Polonia. Ma non solo. Lewandowski è anche il primo calciatore a segnare quindici volte nelle qualificazioni europee ai mondiali di calcio, frutto di una raffica di gol segnati in tutte le gare giocate fin qui, fatta eccezione per quella contro la Danimarca dello scorso primo settembre.
Terza tripletta nelle ultime nove partite giocate in nazionale, una ogni tre. Una macchina da gol, com'è sempre stato. Quarantuno centri in ottantadue presenze con il Lech Poznan, centotre in centottantasette con il Borussia Dortmund, centoventiquattro in centocinquantasei con il Bayern Monaco. In media, uno ogni partita e mezza. cchi lo ferma più? Lui che poco più di due anni fa è riuscito addirittura a stabilire quattro record in una sola partita. O meglio, in nove minuti.
Contro il Wolfsburg, il polacco è diventato il primo giocatore nella storia del calcio tedesco a segnare cinque gol entrando dalla panchina. Ma non solo, in quella gara ha centrato il primato di calciatore più veloce a segnare tre, quattro e cinque gol, andando a segno al 51', 52', 55', 57' e 60'. Una macchina da gol, come è sempre stato e sempre sarà. L'unico, inimitabile Robert Lewandoski.