Serie C, il 'piccolo' Renate non è più una sorpresa
La forza delle idee. Quelle corrette però. Nome e cognome: Oscar Magoni. Ex calciatore, ha fatto anche l'allenatore, oggi è il direttore sportivo del Renate, che prima dello stop causa Covid-19 era terzo (43 punti) dietro alla potenza Monza (61) e alla Carrarese (45 punti), ma soprattutto davanti a Siena, Alessandria, Albinoleffe. Il 'piccolo' Renate non avrà la stessa forza economica delle altre concorrenti ma ha una qualità di cui in pochi possono disporre: saper scegliere le persone giuste da mettere al posto giusto. Dalla dirigenza ai calciatori. Già nel 2017 vi avevamo parlato di questa favola - LEGGI QUI - ma la cosa incredibile è che a distanza di quasi due anni potremmo esattamente copiare e incollare quelle belle parole. Sarà un caso? Il ds Magoni aveva delineato per bene i suoi concetti di base “E' una squadra figlia della programmazione. Aggiungiamo giocatori giovani e di qualità continuamente per dare ricambio al gruppo storico. Affrontiamo un campionato e un girone sicuramente difficile ed equilibrato con società e città più blasonate, ma noi abbiamo l'organizzazione e la voglia di fare bene”. Ecco, la voglia di superarsi c'era anche quest'anno ma l'emergenza sanitaria ha bloccato tutto. Poco male. Gli stimoli non mancano. Si respira ambizione. Tutto grazie alla forza delle idee, quelle giuste.