Mls 2020, stanotte la finale tra Columbus e Sounders
Da una parte Columbus Crew, dall’altra ancora una volta loro, i Seattle Sounders, i campioni in carica. È tutto pronto per la finale 2020 di Mls, di scena al Mapfre Stadium di Ohio rigorosamente a porte chiuse per via dell’emergenza sanitaria, e in programma stanotte (ore 2.30 in Italia).
Columbus arriva alla finale dopo aver battuto, ai playoff, New York Red Bulls, Nashville e New England Revolution. Il team di Seattle – che dovrà difendere la leadership e far valere l’esperienza di chi negli ultimi quattro anni ha disputato ben tre finali di Mls – è reduce dalle vittorie con Los Angeles Fc, Minnesota e Dallas.
Quest’ultima, Dallas, è proprio la squadra che ha visto crescere Weston McKennie, oggi alla Juve dove è arrivato dallo Schalke 04. Il centrocampista della nazionale statunitense, proprio pochi giorni fa, è stato l’autore di uno dei tre preziosi gol che hanno permesso alla formazione di Pirlo di vincere contro il Barcellona (3-0 al Camp Nou) e piazzarsi al primo posto del girone di qualificazione per gli ottavi di Champions League. Per dirla tutta, McKennie è anche in lizza per essere eletto miglior giocatore Usa dell’anno, riconoscimento conteso con Tyler Adams (Lipsia), Sergino Dest (Barcellona), Jordan Morris (Seattle Sounders), Christian Pulisic (Chelsea) e Gyasi Zardes (Columbus Crew).
Ma torniamo al big match di questa notte. Dove se vogliamo ci sarà anche un po’ d’Italia. Con i Sounders, infatti, lotterà per la conquista del trofeo Usa anche Alex Roldan, difensore classe ’96 prelevato dall’Osa Seattle di Giuseppe Pezzano. “Sono sei anni che disputiamo la National Premier Soccer League, categoria che equivale alla serie D italiana – racconta il presidente –, anni in cui abbiamo sempre dato spazio, e continueremo a farlo una volta terminata l’emergenza sanitaria in atto, ai calciatori italiani, non solo ai college players americani. Alex ne è un esempio concreto, così come Handwalla Bwana, oggi al Nashville e con in palmarès il campionato di Mls 2019, conquistato proprio dopo il passaggio dal nostro team ai Seattle Sounders”.
Qualcosa da migliorare, però, ci sarebbe. “Il sistema, che oltre a non prevedere promozioni e retrocessioni – racconta Pezzano – non permette a società come la mia, o anche ai Cosmos di Commisso, alcun compenso per aver dato la possibilità ai vari Roldan e Bwana di competere a livello professionistico e giocarsi la grande carta di farsi notare dai big dell'Europa. Mi auguro che le cose cambino, visto che tutti hanno l’esigenza di fare calciomercato e quindi aumentare gli introiti e la visibilità. Senza il valore del transfermarket e dei diritti tv è davvero difficile per il calcio americano competere con l'industria calcistica globale”.
A cura di Giulia Di Camillo
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