Rabbia Fiorentina: "Costi proibitivi e ritardi. Così niente stadio"
"Entro quattro anni avremo il nuovo stadio". Commisso diceva così lo scorso novembre, alla vigilia del match contro il Parma: "La prima partita verrà giocata nel settembre 2023", prometteva dopo l'ennesimo incontro con il Sindaco Nardella. Poi, però, le tante difficoltà.
Se per il nuovo centro sportivo procede tutto secondo i piani, la questione stadio è decisamente più complicata. Fra le intenzioni del club c'era quella di costruire il nuovo impianto nell'area Mercafir, a Novoli. Nei giorni scorsi è uscito il bando per i terreni, ma le condizioni poste non hanno soddisfatto i vertici della Fiorentina.
"I documenti di gara per l'Area Mercafir sono stati pubblicati la scorsa settimana e, al momento, stiamo valutando i prossimi passi da compiere - si legge sul comunicato pubblicato dal club viola sul proprio sito ufficiale - ringraziamo il Sindaco e tutti i dirigenti e funzionari del Comune per il lavoro svolto fino a oggi. Se da una parte siamo lieti della pubblicazione del bando pubblico per la vendita dei terreni, dall'altra nutriamo molte preoccupazioni relativamente a vari aspetti regolati nei documenti di gara".
Costi e tempi. Così non si può andare avanti ci tiene a far sapere Commisso. Serve una svolta: "Oltre al prezzo dell’area di 22 milioni, che sin dall’inizio abbiamo dichiarato essere troppo alto a nostro avviso - si continua a leggere nella nota - vi è un'altra serie di costi diretti a carico della Fiorentina che rendono il prezzo complessivo davvero proibitivo. A ciò si aggiunga che dalle condizioni di gara derivano altri rischi potenzialmente illimitati. In cima alle nostre preoccupazioni, c’è il fatto che non vi sono garanzie che il terreno sarà ceduto libero e non inquinato in tempi brevi".
Insomma, le idee della Fiorentina restano chiare. Il club vuole uno stadio nuovo ma gli ostacoli, per ora, sono tanti: "Il nostro desiderio rimane quello di collaborare attivamente con il Sindaco e con il Comune di Firenze per dare alla Fiorentina e ai suoi tifosi uno stadio nuovo, bello e confortevole. Tuttavia, mentre valutiamo se partecipare alla gara, sentiamo il dovere di dire, con umiltà ma con chiarezza, che qualora il processo in corso non si svolgesse secondo tempi certi e con costi ragionevoli, la nostra volontà di portare avanti il progetto Mercafir svanirebbe velocemente. Nel frattempo, continueremo a considerare le altre opzioni a nostra disposizione, tra cui – con grande rammarico – anche quella di non costruire un nuovo stadio".
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