Genk-Liverpool? "No, siamo a Gent!". Quando due fratelli sbagliano... città
Biglietti per Genk-Liverpool in tasca, e pronti a raggiungere in treno la città… sbagliata.
E’ quanto successo a due fratelli, tifosi del Liverpool, costretti a stracciare i propri biglietti per la sfida di Champions League. Il motivo? I due hanno raggiunto Gent, invece di Genk, lontana più di 150 km dal posto in cui si sarebbe disputata la partita, rendendosi conto dell’errore solo trenta minuti prima dell’inizio della gara, quando era ormai troppo tardi.
Una svista... geografica, commessa anche dal Napoli - sui social! - dopo il sorteggio dei gironi di Champions League, costato davvero caro: entrambi infatti, hanno sborsato a testa più di 200 euro tra biglietto del treno e della partita. Scoraggiati, hanno visto la partita del Liverpool in un bar del posto (Gent si...) scattando anche un selfie per immortalare l’occasione.
Fortuna nella sfortuna. La voce si è sparsa e il Gent è venuto a conoscenza di questa storia, tant'è che ha subito lanciato un appello per rintracciare i due tifosi offrendogli poi un biglietto gratis per la (loro!) sfida di Europa League contro il Wolfsburg, in programma questa sera. “Se qualcuno conosce questi due ragazzi oppure ha i loro contatti, ditegli che sono invitati per la partita contro il Wolfsburg. Poi gli daremo lezioni di geografia belga”, hanno scherzato sul profilo Twitter.
Un premio consolazione per i due fratelli che non sembrano estranei a queste disavventure: “L'ultima volta che io e Lee abbiamo provato ad andare a vedere il Liverpool, abbiamo preso il treno sbagliato. Invece di salire sul treno veloce, siamo finiti su uno che ha impiegato circa sei ore. Forse è meglio che la prossima volta ci organizzi il viaggio qualcun altro”, ha spiegato Rob, uno dei, nelle dichiarazioni riportate dal Daily Mail.
Riavvolgiamo il nastro e torniamo su qualche dettaglio dell'episodio. "Quando siamo arrivati in aeroporto, abbiamo preso un taxi. Lungo il tragitto che ci avrebbe portati in hotel, mentre stavamo costeggiando lo stadio, ho detto al tassista: ‘Stanotte andremo lì a vedere il Liverpool’, ma lui non ha detto molto. Quando abbiamo fatto il check-in in albergo, la persona che ci ha accolti ci guardava con aria interrogativa. Solo quando siamo andati in un ristorante li vicino, un cameriere tifoso del Gent ci ha fatto notare l’errore. Eravamo assolutamente senza parole. Ormai era troppo tardi, anche se fossimo partiti immediatamente non saremmo mai arrivati in tempo”.
I due, adesso, dovranno accontentarsi dell’Europa League, per quanto riguarda il Liverpool... beh, sarà per la prossima. Con particolare attenzione alla cartina geografica.
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