Atalanta, Gasperini: “Questa vittoria per noi è una grande spinta”
È l’Atalanta la seconda squadra a superare i quarti di finale di Coppa Italia, raggiungendo una semifinale in cui affronterà una fra Napoli e Spezia. Il mister nerazzurro, Gian Piero Gasperini, ha così analizzato la partita con la Lazio ai microfoni di Rai Sport: “È stata una gara avvincente, bellissima per certi aspetti”.
“Siamo partiti molto bene andando in vantaggio”, ha continuato Gasperini. “Poi sull’1-0 non abbiamo giocato bene. Abbiamo smesso un po’ di giocare, abbiamo sbagliato tanto. Poi abbiamo rincominciato a giocare e il secondo tempo è stato eccezionale da parte nostra. L’inferiorità numerica sembrava aver complicato tutto e invece lì siamo venuti fuori. Nei minuti finali è stata un’esercitazione difensiva di 15 minuti”.
L’allenatore si è espresso anche riguardo il risultato conseguito: “Tenevamo a questa partita come la Lazio. Arrivare in semifinale è un ottimo traguardo”. “Questa vittoria per noi è una grande spinta”, ha poi aggiunto.
Lazio e Atalanta si scontreranno anche domenica, in Serie A. Che partita aspettarsi? “Le due squadre sono queste, la mentalità e la struttura rimane invariata. Due squadre che quando si incontrano ci sono sempre partite ricche di gol. Domenica è campionato, ci saranno più margini di errore, qui è da dentro o fuori. Sicuramente le energie le abbiamo spese, però di qui a domenica le recupereremo tutte, anche quelle nervose”.
L’allenatore dell’Atalanta, in chiusura, ha anche risposto ad una domanda sulla finale con la Lazio di due anni fa, nella quale ci furono polemiche riguardo un rigore non assegnato ai suoi: “Ce lo ricordiamo tutti molto bene [il fallo di mano di Bastos], ma soprattutto perché, a parte il rigore, sarebbe stata un’espulsione sicura. Questa è un’altra partita, quella era una finale. Per questo l’errore fu così pesante. Questa volta è andata bene. Nonostante siamo rimasti in 10, in un modo in cui avevamo qualcosa da ridire anche lì, ma siamo riusciti a vincere. Le vittorie coprono un po’ tutto, no?”.